In una zona dove imperano carne e pesce abbiamo trovato questo piccolo locale che serve anche piatti per vegetariani ed è attento all’ambiente.
Il posto, come seggiole diverse una dall’altra, ci ha convinto come locale, meno come cucina.
Come bibita Francesca aveva adocchiato nel menù acqua aromatizzata all’anguria, ma era terminata. Ha virato quindi sulla variante al lampone e lime. Ma purtroppo l’unico sapore che si sentiva era il lime. Davvero troppo.
Come antipasto scegliamo la panzanella, piatto che entrambi adoriamo.
Quella che ci viene servita in una scatola da asporto è però una curiosa versione della panzanella, con pane croccante. Niente di che.
Finiamo il pranzo con due panini. Io prendo quello vegano con Burger di quinoa. Davvero poco gustoso. Fra si tuffa sul panino vegetariano con la melanzana ma deogata dal caprino (che re denuderebbe saporita anche la suola di una scarpa…). In entrambi i sandwich il pane era comunque troppo duro.
Quando si spende: una quindicina di euro a testa
Perché sì: scelta vegetariana e vegana in zona “ostile”
Perché no: la cucina è da migliorare
E poi: alla fine del pasto si invita a fare raccolta differenziata. Bravi!